America’s Cup 2009..ehm..2011..ehm..

Qualche giorno fa ero pronto ad annunciarvi con tutto il necessario entusiasmo le date ed i programmi per la prossima edizione della manifestazione di vela più famosa al mondo.
Entusiasmo in buona parte dovuto alle regole per la progettazione delle nuova barche.Il nuovo Design America’s Cup Più grandi, più veloci (soprattutto nele andature portanti), più tecniche e difficili (20 persone di equipaggio, invece delle attuali 16). L’annuncio, dato a suo tempo (primi di Novembre), parlava già del mese Luglio 2008 come “inizio delle ostilità”. Il vero problema è che sono le ostilità legali a non voler finire, e siccome trovare sponsor che ci mettano la faccia (e qualche dicina di milioni di dollari…ehm..) non è semplice, se il tuo “caso” è ancora in discussione, probabilmente il tutto verrà spostato di due anni, al 2011. Perchè non nel 2010? Perhcè ci sono i mondiali di calcio, ovviamente.
Peccato, mi ero già documentato con le caratteristiche tecniche, il formato dei vari Act e delle Regate, le formule dei punteggi.

Siete curiosi di sapere che ci fanno 16 persone in barca?!?

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Middle Sea Race 2007

Non credo che nessuno potesse immaginare due eventi di tale portata che occorrono nel giro di 24 ore! Il superamento di un record che durava da 7 anni, e un quasi-naufragio.

Rambler, Vincitore della Middle Sea Race 2007Le condizioni sono state davvero pessime. Pare che Ken Read, lo skipper del 90 piedi Rambler che ha battuto il record, abbia detto che la regata è stata … ‘really windy’! Se lo dice uno così…
Coi primi ’50 nodi’ incontrati l’equipaggio è stato costretto a viaggiare con la velatura ridotta ad una tormentina. Nelle successive 18 ore si sono potuti permettere una randa con tre-dico-tre mani di terzaroli. Risultato: una planata unica a oltre 15 nodi verso il successo (scontato) ed il record.

Dall’altra parte invece c’è lo yacht Loki, che in piena planata ha rotto la pala del timone. Uno dei primi a raccogliere l’appello è stato Tommaso Chieffi, a bordo di Atalanta II, lo splendido (e velocissimo) vascello di Carlo Alessandro Puri Negri, che ho avuto il piacere di vedere in navigazione alle Eolie nell’anno del suo varo. Purtroppo, racconta Tommaso, non è che si potesse fare granchè. Troppo vento e troppo rollio, impossibile avvicinarsi e cercare di rimorchiare la barca. E’ intervenuta la guardia costiera con un elicottero (please note: con 40 e più nodi di vento, la pioggia, e di notte! Citazione Obbligatoria: “Coraggio Professore, poteva andar peggio!” Indovinate nei commenti), che ovviamente non ha potuto recuperare le persone “da sopra” ma ha dovuto far lanciare in acqua (per ben due volte) il ‘rescue diver’ Antonio di Domenico.
La barca è poi stata lasciata all’ancora, date le condizioni del mare. Qui un resoconto più dettagliato.

Mi vergogno quasi di iniziare domenica il Campionato Invernale di Fiumicino a bordo di un comodissimo 56 piedi! (Skerzo, eh, signor armatore!)

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Trofeo Incarbona, oggi la premiazione.

L’ultimo giorno di regata non è andato benissimo, almeno non per Asso di Fiori.
In manovra abbiamo sbagliato praticamente tutto quello che si poteva sbagliare. Colpa di un equipaggio non ancora consolidato, con troppi cambi, e di qualche modifica alle manovre fatta stamattina, alla quale non siamo ancora abituati

Siamo comunque arrivati primi in tempo reale, e abbiamo tenuto dietro Kalima, concorrente diretto, di un numero di minuti sufficiente per stargli davanti in compensato, ma credo che almeno un paio di barche con un rating molto buono saranno davanti a noi. Alla fine, se non ho fatto male i conti con la prova di scarto, dovremmo chiudere il trofeo in seconda posizione (Parziali: 4-2-1-4).

Stasera premiazione e cena al Circolo Velico di Fiumicino.

Primi. No, Secondi! No, Primi!!

La barca è splendida, ma avevo pochi dubbi. Solo non pensavo corresse così tanto! Tre numeri che parlano da soli:

  • 8.3 i nodi di velocità in bolina, qualche punta sopra, più spesso intorno ai 7.6, ma mi sono fissato gli 8.3 di target.
  • 24 i gradi al vento (apparente) durante la bolina stretta. Imbarazzante. Sopra i 26 gradi la barca vola.
  • 10.6 la velocità massima toccata oggi al lasco. No comment.

Asso di FioriOvviamente una barca così veloce ha un rating piuttosto penalizzante. Venendo al risultato della regata infatti faccio notare che il secondo è arrivato dopo 20 minuti circa, ma con il compensato è risalito a meno un primo e 55 secondi di distacco. La classifica della regata odierna, che comunque ci ha visto vincere sia in reale che compensato, la trovate sul sito del trofeo.

All’arrivo (o meglio, al circolo mentre guardavamo il filmato della regata aspettando le classifiche) è successa una cosa curiosa: proprio in prossimità della linea del traguardo abbiamo doppiato una delle barche della classe “crociera” (Asso di Fiori è naturalmente in classe “regata”), che stava completando il percorso, che per la loro classe prevede un giro in meno. Bene, ce la siamo ritrovata nella nostra classifica, per errore, ed essendo arrivata appena 3 minuti dietro di noi, avendo un rating molto migliore del nostro, in tempo compensato era ovviamente un sacco avanti. Incredulità sui volti dei miei compagni di equipaggio, perchè sapevamo di essere molto davanti ai nostri avversari! Infatti di li a poco la classifica è stata corretta.
A questo punto Asso di Fiori è, con la sua prima vittoria al trofeo incarbona, in testa alla classifica, a parimerito con Malandrina (un primo e due terzi, contro un primo, un secondo ed un quarto posto di AdF), e con un solo punto di vantaggio su Kalima, che oggi non è andata oltre il quinto posto.
Se domani si dovesse regatare ogni imbarcazione scarterebbe il risultato peggiore, quindi finora un 4° per Asso di Fiori, un 5° per Kalima ed un 3° per Malandrina. Insomma, domani si decide davvero tutto.