Scene di Vita Romana/2. Guest Star: Giuseppe Cederna

Giuseppe CedernaStasera ero a cena con degli amici a Trastevere, a casa di uno di loro. Arrivo in zona, coi mezzi (che col freddo che fa e la gola che mi ritrovo, meglio evitare la moto per un po’), e siccome non conosco benissimo la zona, cerco indicazioni.

Fuori da un locale un signore ed una signora chiacchierano amabilmente, imbacuccati per bene – lui soprattutto – per via del freddo.

Io: Scusate, sapere per caso indicarmi Via della Luce?
Lei: Mmm…ahi ahi…
Lui: Mmmm….caschi male!

Lei comunque ci prova a darmi delle indicazioni, peraltro assolutamente corrette, solo che… solo che deve avermi preso per un finocchio, visto che mentre mi parlava, io continuavo a fissare Lui, dritto negli occhi – che poi era quasi l’unica cosa che si vedesse, incastrata fra sciarpa e cappello.

Lei: …capito? La seconda a destra!
Io: S.s..ssì, grazie!

Mi giro e faccio per andarmene, ma mi volto indietro.

Io: Deve perdonarmi, ma…lei ci assomiglia soltanto a Giuseppe Cederna o…?
Lui, sfoggiando un sorriso “da film” e tirando fuori la mano dalla tasca, la alza e fa: “Eccomi! Presente!”
Io, sfilandomi il guanto destro: Posso stringerle la mano? E’ un piacere!
Lui: Certo, però per favore spiega a lei che non ti ho pagato per farmi fare questa bella figura!
Io: No – faccio rivolto ad entrambi, quasi per scusarmi – è che il mio fim preferito la vede…quasi-protagoista!
Lei: Ah sì? E qual’è?!?
Io, con tono quasi indignato per la domanda: Ma…Mediterraneo!

Traveling Salesman Problem? Roba vecchia, meglio senza svolte a sinistra!

E io che ho fatto pure l’università, e giù a studiare algoritmi su algoritmi per risolvere il problema del commesso viaggiatore
In sintesi: hai una rete di strade (grafo), e hai dei punti precisi da cui passare: calcola il percorso “migliore”. Non fa tanta differenza se il più breve o il più veloce, perchè pesando opportunamente gli archi i due problemi si possono ricondurre allo stesso (lo so, sto sintetizzando ma se qualcuno ha dubbi, chieda. I blog sono interattivi per questo!).
E poi?
E poi ti arriva uno che lavora certo per una grossa azienda, che dice “No, non si fa così, meglio eliminare tutte le curve a sinistra!”.

It seems that sitting in the left lane, engine idling, waiting for oncoming traffic to clear so you can make a left-hand turn, is minutely wasteful — of time and peace of mind, for sure, but also of gas and therefore money. Not a ton of gas and money if we’re talking about just you and your Windstar, say, but immensely wasteful if we’re talking about more than 95,000 big square brown trucks delivering packages every day.

Non scherzo: hanno calcolato che, soprattutto usando i grossi camion, bisogna tenere in opportuna considerazione il “costo” associato alle svolte a sinistra.
E, giuro, non c’è una battuta a sfondo politico…

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Madrid…me encanta!

Madrid è bellissima. E anche Barcellona (che ha in più – e non è poco – il mare, e un porto molto ben organizzato e pieno di locali).
Madrid è soprattutto efficientissima. 11 linee di metro, i taxi che vanno tutta la notte, ostelli ed alberghi a prezzi umani…

Venerdì scorso sono arrivato lì con mio fratello, atterrati all’una di notte in aereoporto. 45 minuti dopo, usando i mezzi pubblici (metro) eravamo in hostello, in centro. Quando martedì siamo tornati a Roma siamo atterrati alle 08.20 del mattino, e dopo 45 minuti…..non avevamo neanche recuperato il bagaglio!!! Per curiosità, arrivati a casa alle 11.00 del mattino, più di 2 ore e mezza, e con l’ultimo pezzo fatto in taxi, perchè l’autobus non passava.
A proposito di taxi: la tariffa notturna maggiorata parte da 2,5 euro. La mattina con 20 euro ci siamo fatti portare in aereoporto, al Terminal 4, il più lontano. Con poco meno della stessa cifra ieri mi sono fatto portare dal centro a casa (la linea A chiude alle 9.00). A Roma la notturna parte da 6,9 Euro, il triplo.

Madrid me encanta, la Spagna pure, ma forse il post avrei dovuto intitolarlo “Povera Italia!”…

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Se Microsoft avesse progettato GMail…

Windows Live GMailHo dovuto aspettare di smettere di ridere, prima di postare! 🙂

Su blogscoped c’è un divertente articolo che, sulla falsariga di altri esempi di “design alternativo” del recente passato, spiega come sarebbe cambiato il servizio di posta di BigG, se fosse stato progettato a Redmond.

Fra i passaggi…GMail

we’ll also throw in a security measurement that will prevent you from clicking on links in emails, unless you discovered the switch to mark a mail as safe. Another security measurement we’ll add is that you won’t be able to log-in with just username@gmail.com anymore but are required to enter the fullpassword. Furthermore, we will change the browser URL from http://gmail.microsoft.com to the more professional looking http://by114w.bay114.gmail.live.com/mail/mail.aspx?rru=home

Due risate ogni tanto…

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Meglio il Blog del Tamagochi…

Fortuna che ho un Blog e non un Tamagochi. Se non altro il primo non muore (di noia/fame/altro) se non lo considero minimamente per una settimana. Certo, mi dispiace per i lettori ma…c’est la vie!

Riapro allora solo per raccontarvi i miei giorni a San Francisco, almeno quello in cui sono arrivato qui, e la giornata odierna.

Martedì alle 14.00 locali avevo già preso possesso della macchina a noleggio. Qui la “base” è una Pontiac G6. Peccato che non ci fosse nella versione coupè. I soldi meglio spesi sono stati sicuramente i 50$ per il navigatore satellitare. Letteralmente benedetti. Tra l’altro qui il navigatore ti dice anche se ci sono code o incidenti sul tuo percorso. Figata.
La sera ho fatto un giro a San Francisco, vedendo nell’ordine tre scene da (tele)film:

  1. Sulla Highway 101, i CHiPs;
  2. Per le strade di SF, i tombini che “fumano” vapore;
  3. Sempre downtown, un intervento del San Francisco Fire Department.

Poi sono tornato in albergo causa gli impegni previsti per la mattina dopo (e comunque ero sveglio da circa 24 ore, dato il fuso!) Non mi sono però risparmiato la cena messicana, fantastica.

Oggi è stata una giornatona, aperta con la visita al museo di arti moderne, il SFMOMA, e di seguito i vicinissimi giardini di “Yerba Buena” (con un nome così, come si fa a dire di no?), per poi fare un giro nella zona portuale (l’Embarcadero) con il suo mercatino. Quindi in nave verso la zona ovest della baia, diretto a Oakland, dove alle 19.30 era in programma l’incontro di basket che vedeva i locali Golden State Warriors opposti ai Dallas Mavericks. Tra l’altro mi pare di aver capito che è stata la “sfida scudetto” dello scorso anno, quando i Warriors le hanno suonate ai Mavericks. Stasera invece i signori di Dallas si sono rifatti, dopo un match veramente equilibratissimo e sempre sul filo del rasoio. Ah…Baron Davis (dei Warriors) è un grandissimo. Tra le mille acrobazie ha fatto almeno un tap-in in schiacciata che penso entrerà nella sigra dell’NBA.

Comunque una delle cose più divertenti della serata è stato, dutante l’intervallo, il lavoro di un pittore (che di cognome fa Garibaldi!!!) che in 10 minuti ha dipinto su una tela la faccia di Carlos Santana (mentre la usica di sottofondo lo richiamava già). Di per se non sarebbe stata una cosa allucinante, se non fosse che appena si è chiaramente delineata la sua fisionomia, Carlos Santana, che era seduto lì in prima fila (1600$, per la vostra curiosità, il costo del biglietto) si è alzato ed è andato a congratularsi! Vabbè, scommetto che la cosa era organizzata per promozione, però bellissima lo stesso. Sul sito dei Warriors hanno appena pubblicato il video (che purtroppo non ha un permalink! Ma bisogna spiegargli tutto a questi ignorantoni della Silicon Valley!).

Ne avrei altre di cose da raccontare (compresi i commenti alle cose viste oggi), ma qui è l’una del mattino passata, io sono sveglio dalle 6.00, e quindi vi rimando al prossimo aggiornamento, nel quale forse vi parlerò anche di quanto mi è stato utile il fidato Upcoming.Org.

[Quiz] Quanto sei 2.0?

Eugenio -Web 2.0 Design Master's DegreeNon è proprio periodo di stare a fare quiz o contest (se dovessi raccontarvi, come fa Fabio, l’impressionanete sequenza di sfighe che mi ha colto nell’ultima settimana…), ma visto che il web 2.0 è un argomento di lavoro, o almeno lo è stato del pomeriggio di ieri (somewhat…), ho fatto questo quiz, segnalato da Elena.

Non ci speravo, ma sbagliando una sola risposta, ho conquistato il mio riconoscimento! 😉

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Svegliarsi a casa

Svegliarsi nella propria terra ha sempre un sapore speciale. Soprattutto per uno che non ci vive da 14 anni.
Soprattutto se ci si sveglia a meno di 100 metri da uno splendido mare (il bagno più caldo dell’estate, altro che la Croazia), e si pregusta già la colazione (Granita di Limone e Brioche!).
Però svegliarsi nel mezzo della propria sempre troppo affettuosa famiglia può rappresentare anche motivo di difficoltà, per che non ci è abituato da 14 anni. Discorso con la nonna,sabato mattina:

Nonna: Eugeniuzzo, che vuoi per pranzo? (E’ da sempre la sua preoccupazione principale!)
Eugenio: Mah, nonna, non ti affaticare, quello che vuoi, qualunque cosa.
N.: Ma dimmelo, dimmelo cosa preferisci: la pasta e fagioli oppure la pastasciutta?
E. (riflettendo sul fatto che di pomeriggio sono “di matrimonio”): Beh, potendo scegliere….la pastasciutta, grazie!
N.: ma come la pastasciutta!! Non la vuoi la pasta e fagioli che ti ho fatto?!?
E.: …..

Tutti a casa a fare figli

Sesso. Volevo scrivere sesso. Volevo scrivere “Tutti a casa a fare Sesso”. Ma sarebbe stato troppo teasing come headline (uh?), e non volevo usarlo per attirare visitatori (ma magari in futuro ci ripenso! ;-)).
Veniamo al dunque: leggo su city di oggi ieri che una provincia Russa, quella che ha dato i natali a Lenin, ha lanciato una particolarissima iniziativa per combattere la “crescita demografica zero”. I dipendenti pubblici sono stati esonerati dal lavoro per un giorno, con l’obiettivo di andare a casa dal proprio consorte ed assolvere, ehm…i doveri coniugali! L’ente ha invitato anche tutti gli imprenditori locali a fare la stessa cosa coi propri dipendenti. Ma la cosa non finisce qui! All’iniziativa è legato anche un concorso (oh mio dio! Un altro contest noooo!): chi dovesse riuscire ad avere un erede proprio nella data del 12 Giugno, verrà premiato con soldi, un frigo o una tv. E se il figlio fosse il terzo, il premio si trasforma magicamente in una automobile!
Chissà se si inventeranno una cosa del genere in italia, dove la crescita è – flussi di immagrazione esclusi – abbondantemente inferiore allo zero.

PS: a contenuto svelato, vi illustro i miei dubbi sulla scelta dei titoli alternativi per il post:

  1. “Tutti a casa a fare figli.”
  2. “Tutti a casa a fare Sesso.”
  3. “”Tesoro, Spogliati! Ci serve l’auto nuova!!!””
  4. “Vuoi l’auto? Dillo a tua moglie.”

Back from Croazia

Fantastico. Anzi, fantastici! Fantastici gli equipaggi, fantastiche le condizioni meteo (1 temporale in 20 giorni, per di più quando avevamo già completato l’ormeggio), fantastiche le barche. Eccezzionali gli skipper (6, più un capoflottiglia “jolly”) che hanno fatto il loro lavoro alla perfezione, sia negli aspetti tecnici che in quelli “sociali”. Una compagnia numerosa (46 persone al primo turno, altrettante al secondo) che si è davvero divertita. E fantastica la Croazia, che quest’anno ci ha anche regalato un bel po’ di vento (oltre 30 nodi al primo turno e bellissime veleggiate con 15-18 kts al secondo.

Un saluto (ancora col sale sulla pelle) a tutti gli amici della blogosfera. Poi seguiranno foto e racconti.

10.000 euro a chi telefona tutto il weekend. E chinotto gratis per tutti!

Due interessanti campagne, via il magico Adverblog.

ChinottoCon l’afa di questi giorni, soprattutto se state camminando in una afosissima e cementificatissima città come Torino, cosa c’è di meglio di una enorme lattina di chinotto da cui bere e dissetarsi. Certo, potreste fare un po fatica date le dimensioni non proprio canoniche della cannuccia.

La campagna è a cura dell’agenzia Enfants Terribles. Gira voce che gli utenti abbiano già cominciato a rubare e rivendere su e-bay le enormi cannucce.

I 10.000 (diecimila!!!) euro li regala invece T-Mobile, il primo operatore tedesco di telefonia mobile, al team riesce a stare più tempo al telefono. Ecco le regole del curioso contest: una coppia di persone (fascia d’età 18-25) deve stare “costantemente” al telefono. Ogni due ore sono concesse pause di 10 minuti (ma un utente deve comunque essere “in-linea”, non è chiarissimo…). Se i due smettono di parlare per 10 secondi (what?!?), il team è fuori. Quelli che resistono di più si portano a casa un bel po’ di quattrini.

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