Io sto con Team New Zealand

E’ una questione di simpatia, fondamentalmente, e con questa sincera premessa vorrei sgombrare il campo dalle polemiche.

Questa Coppa America staserà finirà, in un modo o nell’altro. Finalmente, aggiungo. Perchè per un velista è probabilmente una noia terribile.

Che sia un flop credo lo dicano i numeri: la campagna finale ha visto in corsa solo 4 partecipanti, uno dei quali – Artemis Team – ha fatto un’apparizione piuttosto misera.

Non so, magari verrò smentito dai numeri sugli spettatori, gli incassi, le pagine di giornale… Fatto sta che per me (quindi c’entra sicuramente il gusto personale) vedere due affari che a 60 all’ora incrociano nelle acque del laghetto …ops, della baia è emozionante più o meno quanto una gara drag sui 400 metri. Cioè poco.

Poi ci sarebbe la faccenda della rimonta. Sulle 17 regate in teoria dovrebbe aver già vinto ETNZ. Alla 13 poi era sull’ultimo bordo di una regata che le avrebbe consegnato la coppa. Regata che è stata “sospesa e corsa nuovamente” (questa cosa nella vela non esiste) per sopraggiunto limite di tempo (cosa che nella vela non esiste nelle gare sulle boe).

Certo è che oggi Oracle ha una differenza di velocità tale con ETNZ che il risultato di stasera sembra scontato. E vi assicuro che vorrei davvero sbagliarmi.

Sì, tengo per i Neozelandesi, che vivono la vela come si deve. Anche perchè gli americani…a proposito, quali americani? Il timoniere è australiano (era al timone di Luna Rossa nel 2007) ed il tattico inglese (Sir, sappia che l’ammiro tanto, per il resto).

Per fortuna è finita, in un modo o nell’altro.

2 thoughts on “Io sto con Team New Zealand”

  1. Sottoscrivo!

    Da ingegnere pero’ ammetto di essere rimasto affascinato da delle macchine che con 20 nodi di vento riescono ad andare a 42 nodi di lasco/traverso e 28/30 di bolina!

    Da velista in effetti la noia l’ha fatta da padrona (inguardabile al LVC con 2 barche: ma non doveva costare meno questa edizione?), per arrivare alle finali con qualche sprazzo di match race di qualità visto in qualche partenza e svarioni tattici allucinanti da ambo le parti.

    E poi mi devono ancora spiegare come hanno fatto a far guadagnare ad Oracle dai 3 ai 4 nodi di bolina in due giorni.

  2. Carlo, il fascino di questi gioielli è comprensibile. E lo dice uno che, oltre che ingegnere, è pure un velista da catamarano! La maggior parte delle mie regate le ho fatte su un HC16.
    Speriamo solo che per il futuro tornino sui loro passi, anche se ho i miei dubbi.

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