La mia America’s Cup

Ovvero come la vedo io. E la vedo male.

Non dico che non sarà uno spettacolo, questo no. Ma non credo che sarà un vero spettacolo di vela.

Sia chiaro che non ci sono errori. Ci sono solo scelte, fatte da Challenger e Defender. Scelte che mi posso permettere di contestare.

La prima di queste è il fatto di aver impedito la partecipazione di altri consorzi. Sì, ok, la coppa è una questione fra detentore e sfidante, ma ormai da parecchie edizioni è consolidata la prassi di determinare lo sfidante con una libera competizione fra tanti consorzi, circoli, nazioni.

La seconda è quella di aver ammesso la partecipazione di questi mostri di 30 metri. Di larghezza!

Chi mi conosce da qualche anno sa che velisticamente parlando io sono nato proprio con i catamarani. Barche molto veloci, non troppo tecniche (di solito) e mediocri in bolina. Mi piacciono. Tanto. Ma non sono le barche giuste per fare una regata, soprattutto un match race.

Ma ormai è fatta. Mancano poco più di 72 ore, e potrete seguire la diretta su La 7, in chiaro, o anche sul web (toh, che strano, le TV non hanno fatto a gara ad accaparrarsi i diritti!).

Buon vento!