Upgrade WordPress 2.1, seconda parte

Ecco fatto. Come pubblicizzato l'upgrade è effettivamente abbastanza indolore. La pagina di reference è senza dubbio questa, e descrive passo passo la procedura da effettuare per assicurarsi che l’upgrade proceda senza intoppi, e soprattutto che vi lasci costantemente con una versione usabile del sito. Non sto quindi a ripeterla, ma sottolineo i passaggi fondamentali.

Fatto salvo che avrete certamente (vero?!?) effettuato backup di sito, template (che comunque non viene sovrascritto) e DB, una cosa molto importante è disabilitare tutti i plugin! Questo perchè alcuni dei plugin che usate potrebbero non essere pienamente compatibili con la nuova versione di WordPress, e pertanto al “riavvio”, il sistema potrebbe risultare semplicemente inaccessibile. Invece meglio disabilitarli tutti, fare l’upgrade, e poi riattivarli uno per uno.

Veniamo alle (poche) note dolenti: al primo tentativo di lanciare lo script di upgrade (/wp-admin/upgrade.php), si genera un errore: Fatal error: Call to undefined function: add_filter()
Con lo sgomento di avere incartato il tutto per l’eternità, mi precipito su Google dove scopro velocemente che non sono l’unico ad avere avuto il problema citato. E su una fonte assolutamente affidabile scopro il motivo dell’errore: una banale inversione nell’inclusione di due file libreria:

In the wp-settings.php file on line 135 you’ll see these two lines:

require (ABSPATH . WPINC . '/functions.php');

require (ABSPATH . WPINC . '/plugin.php');

Just reverse the order they’re listed in because the add_filter() function is NOT in the functions.php file; it’s in the plugin.php file so… they should now look like this:

require (ABSPATH . WPINC . '/plugin.php');
require (ABSPATH . WPINC . '/functions.php');

In realtà nella mia configurazioe c’è anche un file classes.php di mezzo, e quindi alla fine le righr 131-133 del file wp-settings risultano così:

require (ABSPATH . WPINC . '/plugin.php');
require (ABSPATH . WPINC . '/functions.php');
require (ABSPATH . WPINC . '/classes.php');

Note post-installazione:

  • positivo il fatto che il post in fase di scrittura venga autosalvato ogni tot secondi;
  • apprezzabile anche il (mancato) popup per l’inserimento dei link che viene fatto via AJAX (e non con un popup, appunto ;-));
  • insopportabile in fatto che non ci sia più la preview nella stessa pagina dell’editing, ma finora non mi sono neanche sforzato per carcare di capire se è una opzione che si può riabilitare.

          Questo è tutto; in bocca al lupo a chiunque dovesse effettuare l’upgrade, e spero che queste informazioni vi possano in qualche modo essere utili!

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          Upgrade WordPress 2.1

          Prima o poi andava fatto. E approfittando del primo “sabato con banda larga”, ho fatto nell’ordine:

          1. backup del DB di WordPress (a proposito, devo fare una chiacchierata con quelli di Aruba. Followup nei prossimi giorni).
          2. backup di tutti i files del sito
          3. upload di tutte le pagine nuove (l’unica che cambia è feed-rss2.php. More on that later.)
          4. esecuzione wp-admin/upgrade.php
          5. bestemmie in toscano…

          Eh si, perchè mi sono trovato con un bell’errore: Call to undefined function:add_filter()
          Per fortuna un dio sempre affidabile è venuto in mio aiuto, e il suo reader insieme. E col prossimo post vi comunico di preciso la soluzione. Per il momento almeno il sito è UP!

          Ora però interrompo, che un ex-collega-carissimo-amico sta per diventare papà. E l’erede pare essere impaziente.

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          Can’t stand SPAM? Akismet!

          Ho temporeggiato fin troppo prima di decidermi ad attivare il plugin Akismet per WordPress.
          No so: paura di false positives, dubbi generici, pigrizia…

          Fatto sta che si è notevolmente ridotto il numero di messaggi da controllare ogni giorno, ed il filtro non ha bloccato neanche un messaggio legittimo.

          Come si fa? Facile: andate nell’interfaccia di amministrazione dei plug-in, ed attivate Akismet. Nel frattempo procuratevi una API key registrando uno user account su WordPress.com, ed inseritela nella configurazione. Basta, il gioco è fatto. A questo punto il filtro Akismet provvederà a separare i messaggi etichettati come SPAM (che vengono messi in una coda specifica, cancellabile in automatico dopo tot giorni) da quelli non filtrati (che vanno, se l’avete attivata, nella canonica moderation queue).

          Buona caccia!

          PS: C’è una cosa abbastanza strana nei temini indicati sul sito di WordPress, di cui mi sono accorto solo oggi: se state facendo più di 500 $ (ma al giorno? al mese?…comunque non è il mio caso!), allora la licenza personal non vale più, e dovete prendere quella commerciale.

          You can get a free API key by registering for a WordPress.com user account. The API key will be emailed to you after you register. Please note that the use of the key is covered by our TOS and that free keys can only be used for personal blogs. If you are a commercial entity or if you are making more than $500 from your personal blog, please get a commercial key instead.

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