Le 7 meraviglie del mondo blogosferico

Molto interessante il meme lanciatomi (grazie!) da Luca, e molto utile!
Intanto mi ha permesso di scoprire (e aggiungere ai miei feed) Nicola Mattina, ma anche Cloridrato di Sviluppina, fra gli altri, e poi mi consente di segnalare i miei “favoriti” e, se sono fortunato, di contribuire alla condivisione delle cose più interessanti, in questo caso in termini di web design dei blog, che si possono trovare in rete.

E’ chiaro che i giudizi non possono essere universali, e quindi nei 7 blog che elenco qui sotto troverete probabilmente 7 tipologie di fonti (e di design) molto ma molto diverse fra loro. Che si mescolino pure quindi siti completamente dedicati al webdesign, all’advertising, alla tecnologia….poi ognuno ci mette i temi che preferisce.

Mi piacerebbe anche conoscere i giudizi ad esempio di catepol, Giovy, DElyMyth, Gioxx e Suzukimaruti e kOoLiNuS.

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Suite web based a confronto: we+

Su Unimagazine.it (che da poco fa parte del mio blogroll) c’è un articolo molto interessante su una piattaforma di collaborazione/project tracking web based. La piattaforma si chiama we+, ed è realizzata da yooplus. L’articolo, scritto da Alessandro Cattaneo, e ripreso anche da Excite, fa un’analisi ed un commento su alcune delle funzionalità di collaborazione offerte dalla suite.

The referenced article is also available in english!

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Firefox: Troppa Memoria per le Extensions

Negli scorsi giorni Firefox mi ha fatto davvero penare. E’ il solo browser che uso, tranne rarissime eccezioni (NTLM Auth, anyone?).

Insomma, tre giorni fa è diventato praticamente inutilizzabile. Qualunque operazione cercassi di fare, dopo un paio di minuti dall’avvio, tre o quattro tab aperte, diventava completamente “congelato”, e quello spione del task manager mi confermava il sospetto: oltre 160…poi 200 MB di memoria…and still growing!!! Killa, riavvia (riavvia anche il PC, per disperazione), niente: stesso comportamento. Una rapida ricerca (con Explorer) che mi porta a scoprire che molte estensioni possono causare questo problema. Alcune di queste Problematic Extensions sono state pubblicate qui. La lista non è esaustiva, però:

There are hundreds of extensions, and not all problems are listed here. In addition, extensions can cause problems in combination with each other. If you do not find the problem listed below, follow the steps outlined in the Standard diagnostic – Firefox article.

Risultato: ora ho disabilitato praticamente tutto. L’idea è di riattivare le estensioni poco per volta per vedere quale (o quale combinazione?) crea più problemi. Ma non ne ho molta voglia…it runs sooooo smooth!

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Travel Hacking: Essential Sites for Summer Travelers

Qualche giorno fa ho letto una statistica sul numero di biglietti aerei venduti tramite Internet, che ormai supera (e da un pezzo) il numero di quelli veicolati dalle agenzie. Ma era ovvio che per un aspetto con rilevanza “sociale” come quello dei viaggi (e del leisure time in generale) la disponibilità di siti in cui scambiare opinioni, discutere percorsi, scambiare foto e note di viaggio dovesse rappresentare una svolta.

Ancora una volta rimando all’approfondita analisi fatta qualche giorno fa da Mashable!, i cui autori hanno diviso nelle seguenti categorie i migliori siti dedicati al tema “viaggi e vacanze“.

    • Travel Planning & Management
    • Social Travel Networks
    • Travel Ideas
    • Travel Services
    • Travel Blogs
    • Mapping
    • Facebook Travel Applications

    Enjoy your trip!

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Moonlight, Silverlight…ma quanto siamo romantici!

Succede che la Microsoft decide di chiamare Silverlight il suo ultimo tool: per farla breve, un plug-in multipiattaforma per il delivery (ma non si riesce a descriverlo senza tutti questi termini in Inglese?!?) di contenuti multimediali e per la realizzazione di applicazioni web ad alto contenuto interattivo e multimediale. In una mossa che supera un po’ quello che è il solito approccio monolitico della casa di Redmond, questo nuovo sistema supporta un modello di programmazine estremamente flessibile, e consente di utilizzare diversi linguaggi di sviluppo: VB, C#, Python, Ruby, oltre a fare come al solito abbondante uso di AJAX. Mi chiedo anche quanto abbia a che fare con Surface. Probabilmente qui c’è una prima risposta, ma vedremo nei prossimi giorni.
Poi succede che quelli del team Mono, che da sempre hanno la missione di implementare le stesse funzionalità su piattaforma linux, si buttano a capofitto nel tentativo di realizzare la corrispondente piattaforma sull’architettura del Pinguino. E così, con soli 21 giorni di gestazione, nasce Moonlight. Qui il commento ufficiale di Miguel de Icaza (che di Mono è il papà), che manifesta un certo, giustificato entusiasmo:

The past 21 days have been some of the most intense hacking days that I have ever had and the same goes for my team that worked 12 to 16 hours per day every single day –including weekends– to implement Silverlight for Linux in record time. We call this effort Moonlight.

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Nokia N95 Contest

Questo non rientra nella categoria “Antimarketing Antivirale”, come il concorso che mette in palio una cena. No, perchè qui il link è d’obbligo, ovvero è il biglietto d’ingresso per il contest. E allora, anche se col povero (e ottimo) K700i che ho stressato (e configurato) alla morte, riesco comunque a leggere le email e usare twitter mobile, perchè non provarci? In palio un bel Nokia N95, il telefono (e non solo) più geek del momento.

Geekissimo e Ollo store ti regalano un Nokia N95

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Concentrato su Aruba l’attacco ai siti italiani

Pare che siano per lo più ospitati su Aruba, l’ottimo provider Toscano che ospita anche questo sito, le migliaia di siti web che sono stati, negli ultimi sette giorni, oggetto di un attacco con un elaborato kit di pagine PHP, che sfrutta diverse falle di sistemi non adeguatamente aggiornati.

Molti i post e le notizie sull’evento: quello di PianetaPC contiene utili suggerimenti, mentre sulla community di Aruba c’è qualche polemica. Oggi invece ne parla Repubblica.it, mentre per i più curiosi qui c’è un interessante commento di Symantec su un tool che verrebbe utilizzato per supportare l’attacco.

Piattaforma Facebook: l’analisi di Marc Andreessen

Molti di voi conoscono (e sono registrati) su Facebook. E molti di voi sanno che con cadenza praticamente giornaliera vengono rilasciate applicazioni per questa piattaforma.
Da fonti non ufficiali, ma confermate, apprendo che su iLike, una di queste applicazioni, annunciata appena un mese e mezzo fa, si registrano in questo periodo anche 300.000 (trecentomila!!!) utenti al giorno. Di sicuro una storia di successo.

Al punto che personaggi del calibro di Marc Andreessen ne hanno voluto analizzare a fondo le motivazioni. Ne esce un post che è lungo come un romanzo, e che naturalmente contiene interessantissimi spunti.

Innanzitutto la considerazione che, per definizione, una piattaforma è qualcosa di infinitamente più pervasiva di una qualunque applicazione, se non altro per il fatto che essa può essere riprogrammata dagli utenti (gli sviluppatori):

Veterans of the software industry have, hardcoded into their DNA, the assumption that in any fight between a platform and an application, the platform will always win.

Si fa quindi un parallelo con l’evoluzione della piattaforma PC dalla fine degli anni 70, evoluzione che si è trasferita con pari enfasi nell’industria del software “net/web oriented”.

La possibile obiezione dovrebbe nascere dalla constatazione che molte, anche famose, web application hanno pubblicato le loro API, anche API molto complesse e grandiose dal punto di vista funzionale. Ma qui siamo di fronte ad uno shift del paradigma: non è l’applicazione a rendersi disponibile, è l’intera piattaforma che abilita l’interoperabilità!

Viewed simply, this is a variant on the “embedding” phenomenon that swept MySpace over the last two years, and which Facebook prohibited.

However, what Facebook is now doing is a lot more sophisticated than simply MySpace-style embedding: Facebook is providing a full suite of APIs — including a network protocol, a database query language, and a text markup language — that allow third party applications to integrate tightly with the Facebook user experience and database of user and activity information.

Merita una lettura.

UPDATE: a 10 giorni di distanza dal mio post, ne esce uno di SkyTG24, che cita le stesse fonti. L’articolo contiene affermazioni piuttosto forti.

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Apple iPhone: SDK sì, SDK no…

Non è facile fare chiarezza fra gli annunci della Apple, i commenti di Scoble, e l’analisi di Gizmodo. Secondo quest’ultimo, che fa a mio modo di vedere la più corretta interpretazione delle parole di Steve Job, l’iPhone semplicemente non ha bisogno di un SDK, essendo già in grado di eseguire in maniera nativa applicazioni “web”, con l’ormai consolidato uso di AJAX per animare la componente client (forse tramite AIR?). E comunque sottolinea gli effetti negativi di questo approccio:

According to Apple, “no software developer kit is required for the iPhone.” However, the truth is that the lack of an SDK means that there won’t be a killer application for the iPhone. It also means the iPhone’s potential as an amazing computing and communication platform will never be realized. And because of this I don’t think the iPhone will be as revolutionary as it could be.

D’altro canto si fa notare in questo interessante articolo come il paradigma AJAX abbia comunque qualche limite. Di fondo, per via del fatto che l’applicazione gira in una sua sandbox, e quindi non potrà accedere a tutte le funzioni dell’iPhone, per esempio la lista dei contatti. E di piattaforma, dato che stiamo comunque parlando di un ARM a 400 MHz.

To recap, Ajax web applications running on a sandbox have the following drawbacks:

  • No access to operating system features and functions (e.g. impossible to write a CPU meter or a video-IM app)
  • No access to the iPhone’s databases (e.g. you can’t access your current contacts for your IM web app)
  • JavaScript apps can be very slow.
  • You can’t expand the current operating system via drivers or other tweaks (e.g. adding support for A2DP/AVRCP Bluetooth profiles)

Ora, sul perchè ciò succeda, si possono fare le ipotesi più disparate. Non concordo con chi dice che si tratta solo di una questione di tempo, cioè che la Apple non ha materialmente fatto abbastanza in fretta a rilasciare l’SDK (Sì, mi rendo conto che mi sto mettendo contro Wired!!!). E comunque, nella buona tradizione Apple, il tutto succede in pieno contrasto con quelle che erano le aspettative del mercato.

E comunque, siccome un link meno esterofilo ci vuole, ecco qui il resoconto delle notizie provenienti dal WWDC, da due inviate molto….speciali!

UPDATE: per rispondere ai due post di Alfonso Fuggetta: io direi chiuso!

UPDATE 2: qualche volta capita di arrivare prima di Slasdot, citando la stessa fonte.

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