Schininà.it v3

Non posso certo dire che tutto il ritardo sia dovuto al gran lavoro fatto. Anche perchè, c’è da ammetterlo, WordPress è decisamente una meraviglia, in termini di facilità di installazione.

Però c’erano alcune delle caratteristiche del sito precedente a cui non volevo rinunciare, a cominciare dall’immagine del titolo che cambia.

Se non altro posso ricominciare a postare con più frequenza (e a corregere i typo nei vecchi post!)

A presto.

Apparare i Capitoni

Nella gestione, già tipicamente complessa, di un progetto di realizzazione di un sistema informativo, la condivisione di un glossario comune a tutto il team di lavoro è uno step fondamentale. In realtà questo vale in pratica pre qualunque tipo di progetto. E se mi è concesso il paragone, una delle rappresentazioni più significative è forse disponibile nel
mondo della marineria e della vela in particolare, in cui, è noto, esistono decine e decine di termini per denotare i vari componenti ed accessori dell’attrezzatura disponibile a bordo di una imbacazione.
Ma torniamo ai nostri progetti IT. Nel confrontarmi (lo ammetto, qualche volta “scontrarmi”) col mio nuovo team di sviluppo napoletano, ho dovuto fare qualche sforzo per adeguarmi ad un linguaggio meno “accademico”, ma con interessanti spunti.
Scopro, parlando con il responsabile di uno dei componenti da sviluppare, che durante la fare di Transition (sì, perchè la metodologia di base è il RUP) è necessario “apparare i capitoni“. Devo dire che rende almeno quanto “bug fixing”. 😉
Da ciò l’idea di stendere un (divertente, spero l’intento sia chiaro) glossario di termini di project management “custom.

  • Apparare:
    mentre la traduzione principale potrebbe essere “preparare” (“Devo apparare la demo per lunedì!”), può anche essere inteso come “sistemare”. Da cui l’uso di “Apparare i capitoni” prima del rilascio di un prodotto (cfr. “capitone”)
  • Capitone:
    traduzione, anzi traslazione, visto che la natura dell’animale cambia, del “bug”, con riferimento ad un difetto del software che ne compromette le funzionalità e quindi la qualità (es. “La release e feature complete, ma naturalmente, trattandosi di una beta, qualche capitone nel codice sicuramente c’è”). La fase di “bug fixing” viene quindi definita di “apparamento dei capitoni”. Spesso si usa il diminuitivo “capitoncino”, facendo riferimento (ma non necessariamente) a bug di natura meno grave.
  • Sasicchione (o Sausicchione):
    Traduzione dall’italiano di “salsiccione” o “salsicciotto”. Usato come adattamento di vari termini tecnici, tutti facenti riferimento ad una sequesnza di byte. Ad esempio, usato al posto di “token” (es. “Io faccio le mie elaborazioni, poi passo il sasicchioneal dispositivodi firma che ne fa l’hash…”).

Re-post: Supporto Intellisense per NAnt e WIX

Recupero un post di qualche tempo fa.

Per quanto il supporto dellintellisense nell’editor di VS non sia un requisito per l’utilizzo di questi due strumenti, averlo può risparmiare qualche round-trip alla documentazione (soprattutto per il secondo , che ha uno schema – con relativo object model – davvero lungo e complesso).
E ho scoperto che è anche piuttosto facile ottenerlo. Riassumo in questo post gli step necessari per entrambi.

Nant:
E’ sufficiente copiare il file “nant-0.84.xsd” (o 0.85, in funzione della versione che usate) dalla sua cartella (“c:\Programmi\Nant\schema” oppure “C:\Programmi\Nant\build\schema”) nella cartella “C:\Programmi\Microsoft Visual Studio .NET 2003\Common7\Packages\schemas\xml”.
Inoltre nel registry va aggiunta un valore “dword” (“build”=dword:00000028) in questa chiave:

[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\VisualStudio\7.1\Editors\{C76D83F8-A489-11D0-8195-00A0C91BBEE3}\Extensions]

WiX:
Sostanzialmente lo stesso lavoro: copiate i file wix.xsd e wixloc.xsd nella cartella “C:\Programmi\Microsoft Visual Studio .NET 2003\Common7\Packages\schemas\xml” e aggiungete nella stessa chiave un nuovo valore “dword” (“wxs”=dword:00000028).

Grazie a Scott Weinstein per l’hint.

UPDATE:Ho scoperto altri articoli/post sull’argomento, posteriori al mio. I principali:
Scott Hanselman
Ram Gopinathan
DasBlog

CSS Reworkings

Praticamente minuti dedicati nell’ordine delle decine, e la grafica approssimativa lo dimostra. Se non altro il sistema di pubblicazione è nuovamente in funzione, e la pagina valida come XHTML Transitional.
in realtà c’è un elemento input inserito dal javascript che realizza il box di ricerca site flavored di Google che non permette di validare completamente la pagina. Io non sono un guru, ma mi sembra di ricordare che una pagina XHTML dovrebbe essere fornita al browser come XML (mime:xml/xhtml), e quindi non dovrebbe neanche prevedere la presenza di javascript al suo interno. O meglio: in tal caso il browser dovrebbe rifiutarsi di eseguirlo.

I Black Hat discutono

…e Cisco se la prende, giustamente.
E il primo risultato concreto è che Lynn non lavora più per la ISS.
Leggo sui soliti siti che il buon Michael, che di mestiere fa appunto il ricercatore, abbia raccontato alla platea delle cose un po’ delicate sulla sicurezza degli IOS Cisco. La Cisco attacca dicendo che questa disclosure va contro il modo in cui si dovrebbero gestire le flaw di sicurezza. Lui si difende dicendo che non ha raccontato nulla di nuovo,cioè nessuna nuova falla. Ed in effetti lui ha solo spiegato come usare la falla per ottenere il controllo completo di un router.

Layout CSS

Era in programma da un pezzo. A dire il vero è un lavoro “a metà”, nel senso che ho rinunciato a parte delle funzionalità di editing
per concentrarmi sulla struttura della pagina. Adesso non c’è più neanche una table e la struttura è interamente gestita con i CSS.

Finalmente Vela

Anche se solo per una uscita lacustre. Del resto gli impegni del periodo impediscono di occupare un intero weekend.
I programmi velistici di questa estate sono già saltati tutti. Ma chi lo sa, forse i last minute non sono lì per caso.

U2 a San Siro

Un po’ autocelebrativo. Ma del resto si tratta degi U2. un gran concerto. Due ore e mezza di musica su un palco enoreme ed in uno stadio stracolmo di gente.
Autocelebrativo soprattutto nelle quattro telecamere puntate fisse sui quattro musicisti (e dai, consentitemi di chiamare così’ anche Adam Clayton 😛 ) che proiettavano i loro bei faccioni sui megaschermi.