Un sito web per la scuola elementare – il mio vademecum

Lungi dall’essere un rimpiazzo per la teledidattica o le lezioni in presenza, sia chiaro. Eppure la disponibilità di un semplice spazio web per raccogliere materiali e, se serve, gestire l’interazione fra allievi e maestre potrebbe, in questi drammatici tempi, essere di grande aiuto. Ecco come fare…

Gli strumenti

Cose semplici. Un CMS di base, come il WordPress che fa funzionare il sito che state visitando in questo momento. Naturalmente serve anche un servizio di hosting che offra una adeguato spazio di memorizzazione. Diciamo che 40/50GB dovrebbero essere sufficienti per gestire il materiale di un intero anno scolastico.

E’ utile qualche strumento di editing grafico: il mio preferito è GIMP.

Infine serve uno strumento di editing video. Ve ne sono ovviamente moltissimi, soprattutto su OSX. I più famosi (e costosi) sono Final Cut e Adobe Premiere. Ma per i nostri scopi va benissimo un tool a riga di comando, ffmpeg. Sotto ve ne illustro l’utilizzo.

Sito web pubblico o no

Nel caso decidiate di optare per un sito non pubblico, ossia non visibile al di fuori della cerchia di genitori/allievi/insegnanti della classe, potete optare per una soluzione di protezione molto semplice, basata sulle funzionalità standard di Apache: il file .htaccess.

Create nella root del sito web un file denominato .htaccess (attenzione: a seconda della configurazione del vostro provider o del vostro CMS potrebbe già essercene uno, assicuratevi di integrarlo e non sovrascriverlo!). Dentro scriveteci quanto segue:

AuthName "Riservato agli alunni della <vostra classe>"
AuthUserFile /root/sito/web/wp-admin/passwd
AuthGroupFile /dev/null
AuthType basic
require user <scegliete uno username>

Il path indicato in corrispondenza di “AuthUserFile” è molto importante: quello è il file nel quale sono definiti gli utenti abilitati a stabilire una connessione con il vostro sito. Il mio suggerimento è quello di scegliere un nome utente semplice (es. “primaClasse” o “secondaD”, da scrivere poi al posto di <scegliete uno username> nel file di cui sopra), attribuirgli una password / passphrase abbastanza lunga e condividere il tutto sulla classica chat della classe.

La password invece non va scritta da nessuna parte. Non in chiaro, per lo meno. Andate invece su questo sito, che indicati username e password vi genererà una stringa tipo questa:

primaClasse:$2y$10$LI5xAJlL5F516Mn8X9JXG.g0PbtCPUPNO8y7B6V6niZEAnz6MWDhq

Questa string andrà poi inserita nel file /root/sito/web/wp-admin/passwd. Il vero path dipende ovviamente dalla configurazione del vostro provider. Idealmente sarebbe preferibile proteggere meglio questo file mettendolo fuori dalla web root, ma non in tutti i provider ciò è possibile.

L’editing dei video

Le bravissime maestre riprenderanno i loro esercizi e le loro lezioni con il telefonino, probabilmente. Quasi sicuramente in FullHD. Ottimo per la risoluzione, meno per la dimensione del file risultante. Ho visto file da 8Mbit/s. Risultato: quasi un gigabyte per 10 minuti di lezione. Purtroppo così non va bene. Ecco dove subentra ffmpeg. Con il semplice comando che segue si può prendere il file di input e trasformarlo, senza distorsioni, in qualcosa di più facilmente fruibile.

ffmpeg -i input.mp4 -b 1024k out.mp4

Il file così ottenuto può essere caricato come contenuto video nella libreria del vostro CMS e quindi pubblicato.

Maturità 2009, e i temi?

A breve li vedrete spuntare in tempo reale su parecchi siti.

Dalle discussioni fatte ieri on-line (su FriedFeed, perlopiù) sono emersi alcuni temi, fra cui quello della crisi economica. Si trattarebbe a mio avviso di un tema molto interessante da trattare, per diversi aspetti.

Innanzitutto è estremamente attuale. Ha risvolti sociologici – in particolare per le generazioni che affronteranno a breve il mondo del lavoro, quindi i neo-diplomati di oggi – di grande rilevanza, e per la sua diffusione è forse uno dei temi più globali, più di una guerra mondiale, per capirci.

Certo, il tema è anche molto complesso, nel senso che un’analisi completa richiede anche competenze di carattere economico e finanziario, nonchè una certa conoscenza delle dinamiche politiche internazionali, tutti fuori dalla portata della maggior parte dei 18-enni  (ma anche dei 30-enni, purtroppo, in base alle mie personalissime statistiche…). Scopriremo fra qualche ora quali sono i temi di quest’anno.

E se ci fosse anche un tema sui social network? Il fenomeno Facebook è stato sicuramente rilevante, soprattutto nella fascia d’età dei liceali. Ho i miei dubbi sulla capacità dell’esaminando (ma anche di chi giudicherà un eventuale tema svolto su questa traccia) di analizzare e commentare adeguatamente le dinamiche di comunicazione sociale legate all’uso di questi strumenti, senza perdersi in chiacchiere.