GMail Social Advertising

Google ha lanciato una spassosissima campagna pubblicitaria. Su YouTube è già disponibile un video che racconta la “storia” di una email inviata tramite GMail, tramite una serie di clip registrati dagli utenti. Chi ci sta a preparare una porzione di video da mandare?

Scovato via Mashable, e i dettagli della campagna li trovate qui.
UPDATE: anche Napolux segnala il video. A questo punto spero almeno si iscriva al mio feed! 😉

Pownce API, a Settembre

Nella mailbox 6 nuovi inviti, per un servizio che stenta a decollare. Però oggi, sul blog ufficiale di Pownce, l’annuncio del prossimo rilascio delle API per interagire con la piattaforma. Interessante la motivazione, che recita più o meno: qualche hacker è riuscito a capire come funziona il sistema è sta usando le API non documentate. Sapevamo che prima o poi doveva succedere. Amen…

Some enterprising souls, however, have unlocked the secrets of our bizarre auth scheme and begun to write client libraries for the undocumented API. This was to be expected.

Rimane il fatto che sono un po’ in ritardo, rispetto ai concorrenti. Vedremo.

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HSUPA: La Banda Larga Mobile Diventa Democratica

3 Italia ha da tempo reso disponibili i servizi HSDPA sulla sua rete italiana, già dallo scorso anno, e sono molti gli utenti che usano (con discreta soddisfazione, stando alle mie personalissime statistiche) le varie datacard/usb modem per connettersi nelle zone coperte.
Nella conferenza stampa di oggi è stata presentata l’evoluzione del protocollo, che prede il nome di HSUPA, dove la U (che sta per Uplink) indica che l’alta capacità è disponibile anche per il canale di trasmissione, e non solo per quello di ricezione (Downlink).

Ma di che si tratta?
Solo un accenno alla tecnologia: in pratica, senza mettere mano all’hardware di rete (stazioni base ed antenne) è stato studiato un meccanismo che interviene su due fattori: la disponiblità di una informazione precisa e tempestiva (ogni 2 millisecondi!!) sulla qualità del collegamento stazione-terminale, ed un meccanismo di “multiplazione” del segnale inviato. Per “multiplazione” si intende la sovrapposizione di diversi segnali (quindi il loro invio in contemporanea), senza che ovviamente i segnali possano confondersi o disturbarsi a vicenda.
Questo dettaglio tecnico serve anche per spiegare che la pubblicizzata velocità (fino a 3.6 o 7.2 in downlink, e fino a 5.7 in uplink) è raggiungibile solo a certe condizioni, ovvero quando il segnale fra stazione e terminale è ottimale, e quando non ci sono altre interferenze che influiscono sulla trasmissione.

Perchè è importante?
La domanda non è banale. E la risposta ha implicazioni che impattano sul mercato e in definitiva sugli utenti. La sovrapposizione fra i protocolli della famiglia HSPA, arrivati sul mercato più velocemente di quanto molti non si aspettasero, ed il WiMAX è notevole, benchè i primi abbiano il loro punto di forza nel supporto della mobilità e l’ultimo invece sull’ampiezza di banda (con capacità previste di oltre 70Mbit/sec).

Ecco, la novità di oggi è proprio la disponibilità di una buona ampiezza di banda (da 1.8 a 5.7 Mb/s) anche per il canale di trasmissione. Benchè quindi non ci sia una vera e propria rivoluzione tecnologica, la rivoluzione in termini di utilizzo è a mio parere davvero dietro l’angolo!
Io stesso non avevo realizzato fino a stamattina quanto l’UMTS sia leeeeento nell’upload dei dati. Stiamo parlando di 64kb/sec! Se confrontati con gli 1.8Mb/sec che nella configurazione attuale lo standard HSUPA fornisce, è facile immaginare quanto possa davvero diventare facile caricare un filmato, una foto etc…
Ecco perchè l’omino che dentro di me si appassiona tanto di marketing aveva storto il naso di fronte ad un claim non proprio immediato (“…diventa democratica?!?”). E invece, a guardar bene, quello della distribuzione di un enorme potere verso la periferia, verso i terminali, e verso i produttori di contenuti e proprio l’elemento chiave della novità presentata oggi.
Sì, decisamente: nell’ottica dell’evoluzione funzionale della rete verso scenari di social networking, di contenuti distribuiti ed autoprodotti, di connettività mobile capace di datarate compatibili con molti media, l’incremento (di 2 ordini di grandezza!) della banda in upload è l’elemento abilitatore di una rivoluzione.

Si, ma chissà quanto costa!
Meno di quello che si possa pensare! 3 ha una interessante offerta “flat” a soli 19 € al mese relativa al servizio HSDPA. Ok, non è realmente flat, ma 5GB al mese sono sufficienti per la maggior parte degli utenti. E per quelli business (cioè con contratti legati alla partita IVA) i l limite quadruplica (5GB alla settimana), a parità di costo. Uno dei pochi casi in cui in Italia l’accesso alla banda larga costa moooolto meno che altrove. Una buona recensione dell’offerta 3 è stata fatta qualche tempo fa dal professionalissimo Gioxx. Fra non molto dovremmo avere indicazione del costo anche per il servizio HSUPA.

Ho capito, la fregatura è la copertura…
Non si direbbe. Nei grossi capoluoghi la copertura HSDPA è ottima, (e si spera lo sarà anche per l’HSUPA). A Milano e Roma in particolare, naturalmente. Ma, per capici, alla data odierna è coperta anche metà della provincia di Ragusa (tanto per prendere un estremo … ;-)) e lo stesso dicasi per Cagliari, o Taranto o….. Certo, nelle zone appenniniche o alpine, dove l’orografia rende più problematiche (e costose) le installazioni delle antenne, probabilmente ci sarà da penare un po’ di più. Il problema per le grandi città potrebbe invece essere l’affollamento dei canali (insomma, troppi utenti collegati contemporaneamente), problema che però la tecnologia promette appunto di superare. Altro discorso per le imprevedibili interferenze…

A proposito: la demo di oggi (dettagli sotto) è stata fatta sulla rete commerciale di 3, e non su apparati e celle messe su apposta per la dimostrazione!

Uhm, 5GB, con upload da “banda larga”….ma che ci si fa?
Senza immaginarsi scenari futuribili e più o meno probabili, ecco quello che ci hanno fatto vedere stamattina:

  • una invio di una grossa (>3MB) foto su Flickr, da interfaccia web: con HSUPA pochi secondi (meno di 10!); con UMTS non abbiamo fatto in tempo a vederlo, nel senso che sono passati alla presentazione successiva che il processo non era terminato.
  • un upload di un video di poco meno di 10 MB: stesso discorso, completato in una quarantina di secondi con HSUPA, e non portato a termine (nella dimostrazione) con UMTS
  • infine è stato mandato alla redazione di La3 Live, il canale autoprodotto da 3 Italia per i Tivufonini, ed in particolare agli studi della TV Digitale Mobile di via Mambretti a Milano, un video con l’intervista al Ministro Gentiloni (rilasciata nel backstage 10 minuti prima!!! Questo sì che si chiama giornalismo dal campo!), che poi è stata trasmessa sui Tivufonini DVBH che sono stati distribuiti ai presenti.

Conclusioni (e il ruolo di 3)
Oggi ci sono diversi terminali che sono in grado di navigare con tecnologia HSDPA. Fra questi il nuovissimo Nokia N95, i Samsung SGH i 600 e i760, l’LG U830, e naturalmente il Sony-Ericsson Z750i, ma anche alcuni tablet PC già attrezzati ed ovviamente alcuni “modem” USB (No, non l’iPhone, se siete curiosi…). A partire da fine anno dovrebbero progressivamente essere introdotti sul mercato cellulari, tokencard e schede integrate compatibili col nuovo standard. Ad una precisa domanda Vincenzo Novari ha risposto che “sì, sarà necessario certamente cambiare cellulare per usare la nuova tecnologia”. Scordatevi quindi aggiornamenti firmware. Fra qualche settimana dovremmo avere anche i piani tariffari legati al nuovo servizio.
Insomma 3 ha (e mantiene, anche con la mossa odierna) la leadership nell’innovazione e nello sviluppo della banda larga mobile in Italia. E fintantochè l’incremento delle prestazioni della rete di accompagnerà con un crescente utilizzo (sia in termini di traffico generato che di utenti), c’è da scommettere che non i fermeranno qui. Né loro né Ericsson, il partner tecnologico che delle attuali implementazioni (e dei buoni risultati) è in buona parte protagonista. Con un po’ di orgoglio nazionale aggiungo che è stato bello apprendere dalle parole di Cesare Avenia, AD di Ericsson in Italia, che l’evoluzione del mercato della telefonia mobile in Italia è tale e talmente riconosciuta a livello internazionale che molti dei “test sul campo” delle nuove tecnologie ormai vengono fatti in Italia, e non in Giappone o Scandinavia, storici mercati “all’avanguardia”.

Ci vediamo….sulla rete!

PS: Questo post è stato scritto per Unimagazine, che ringrazio per l’opportunità!

BarCamp Trinacria

Siccome tutti mi rimproverano (ehm…con simpatia) di essere sempre molto campanilista (io direi anche fondamentalista!), sponsorizzo la mia terra anche in questo post. E in particolare colgo l’occasione per comunicare che è stato programmato per l’ultimo sabato del prossimo Ottobre il TrinacriaCamp. Chi lo sta organizzando è in primo luogo Roberto (of Unimagazine and Votailprof fame!)
L’evento è abbastanza in là nel tempo. Un preavviso sufficiente per una buona organizzazione, e troppo lungo per consentirmi di pianificare una partecipazione certa. Ma ci terrei molto.
La sede proposta è Catania (anche se al momento l’organizzazione mi pare aperta a valutare nuove proposte).

Marketing, anzi Advertising Virale

Lo sapevo già ieri che blognation Italy sarebbe stata fonte di pochi (che è meglio) ed interessantissimi post. Come quello di oggi che presenta Zooppa, la prima start-up Italo-Americana “che integra il marketing tradizionale con un innovativo modello web 2.0“.
In pratica la società lavora con grossi brand internazionali, e fornisce ai singoli utenti i “brief di agenzia” che con questi vengono scambiati. Quindi viene indetto una specie di contest, per il quale gli utenti vengono invitati a proporre le proprie idee e campagne. Oppure anche degli spot già belli e prodotti. E per queste cose vengono pagati (ai migliori) diversi ….Zoopp$. Ehm…forse qui ci vuole un chiarimento: gli Zoopp$ sono la moneta virtuale usata sul sito. Però al raggiungimento di 1000 Zoopp$ questi vengono convertiti in real money.
Il trick del coinvolgimento degli utenti nell’advertising moderno è ormai in fase di consolidamento, ma questo è il primo caso in cui il coinvolgimento è proprio sulla produzione. Il più recente esempio che mi venga in mente (la campagna Acquarius, ricordate?) si limitava a proporre agli utenti la scelta fra due spot già pronti.

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Le 7 meraviglie del mondo blogosferico

Molto interessante il meme lanciatomi (grazie!) da Luca, e molto utile!
Intanto mi ha permesso di scoprire (e aggiungere ai miei feed) Nicola Mattina, ma anche Cloridrato di Sviluppina, fra gli altri, e poi mi consente di segnalare i miei “favoriti” e, se sono fortunato, di contribuire alla condivisione delle cose più interessanti, in questo caso in termini di web design dei blog, che si possono trovare in rete.

E’ chiaro che i giudizi non possono essere universali, e quindi nei 7 blog che elenco qui sotto troverete probabilmente 7 tipologie di fonti (e di design) molto ma molto diverse fra loro. Che si mescolino pure quindi siti completamente dedicati al webdesign, all’advertising, alla tecnologia….poi ognuno ci mette i temi che preferisce.

Mi piacerebbe anche conoscere i giudizi ad esempio di catepol, Giovy, DElyMyth, Gioxx e Suzukimaruti e kOoLiNuS.

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Suite web based a confronto: we+

Su Unimagazine.it (che da poco fa parte del mio blogroll) c’è un articolo molto interessante su una piattaforma di collaborazione/project tracking web based. La piattaforma si chiama we+, ed è realizzata da yooplus. L’articolo, scritto da Alessandro Cattaneo, e ripreso anche da Excite, fa un’analisi ed un commento su alcune delle funzionalità di collaborazione offerte dalla suite.

The referenced article is also available in english!

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blognation Italy

blognation Italy nasce oggi. La “filiale” italiana del network creato da Sam Sethi si aggiunge oggi, insieme a quella tedesca, alle tante già disponibili.

Già nel lancio, di Amanda Lorenzani, è incredibilmente fitto di notizie e dettagli. E tratta più o meno tutti i principali argomenti che la blogosfera italiana ha affrontato negli ultimi giorni: parla di NeTwo, di BlogBabel, di  yoo+, dell’ingresso de  Il Sole 24 Ore nel capitale di  Blogosfere, fondata da Marco Montemagno. Ah ecco…non si parla dell’iPhone. Meno male!

Twitter vs. Pownce

Insieme ad iPhone vs N95 credo sia uno dei contest più dibattuti del momento.

Prendo spunto dal un post di Giovy, Pownce, l’anti-Twitter?, secondo il quale Pownce è semplicemente più potente di Twitter, permette di fare più cose etc.. Su questo punto non si discute, anzi, aggiungo che ha una interfaccia utente veramente ben fatta, accattivante, e sicuramente studiata. Però…

Però nel complesso continuo a votare per Twitter. Discriminazioni a parte, trovo che sia fondamentale l’aspetto di “apertura” della piattaforma, come commentano Nik Cubrilovic nel suo post: Twitter v Pownce: It’s The API, Stupid e Robert Scoble qui. In fondo avevo già sottolineato, riportando un commento di Marc Andreseen, l’importanza delle disponibilità delle API per la diffusione di una piattaforma web2.0.

La disponibilità di tali API ha permesso per esempio di creare un servizio, chiamato Twittergram, che vi permette di registrare una breve nota vocale (chiamando un numero negli states, al momento) che viene poi postato sotto forma di mp3 sul vostro “microblog”.

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