Moonlight, Silverlight…ma quanto siamo romantici!

Succede che la Microsoft decide di chiamare Silverlight il suo ultimo tool: per farla breve, un plug-in multipiattaforma per il delivery (ma non si riesce a descriverlo senza tutti questi termini in Inglese?!?) di contenuti multimediali e per la realizzazione di applicazioni web ad alto contenuto interattivo e multimediale. In una mossa che supera un po’ quello che è il solito approccio monolitico della casa di Redmond, questo nuovo sistema supporta un modello di programmazine estremamente flessibile, e consente di utilizzare diversi linguaggi di sviluppo: VB, C#, Python, Ruby, oltre a fare come al solito abbondante uso di AJAX. Mi chiedo anche quanto abbia a che fare con Surface. Probabilmente qui c’è una prima risposta, ma vedremo nei prossimi giorni.
Poi succede che quelli del team Mono, che da sempre hanno la missione di implementare le stesse funzionalità su piattaforma linux, si buttano a capofitto nel tentativo di realizzare la corrispondente piattaforma sull’architettura del Pinguino. E così, con soli 21 giorni di gestazione, nasce Moonlight. Qui il commento ufficiale di Miguel de Icaza (che di Mono è il papà), che manifesta un certo, giustificato entusiasmo:

The past 21 days have been some of the most intense hacking days that I have ever had and the same goes for my team that worked 12 to 16 hours per day every single day –including weekends– to implement Silverlight for Linux in record time. We call this effort Moonlight.

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