Chi votare? E con quale coraggio?

Fra qualche ora riparto, alla volta di casa.

Tredici anni lontano dalla natia terra, ma la residenza è ancora lì. Ci sono cose di cui vergognarsi, certo. Ma l’orgoglio isolano è troppo forte.

Quindi mi tocca fare quasi duemila chilometri per adempiere al mio dovere di cittadino. Perchè di questo si tratta, di un dovere, e sempre meno di un diritto.

Mai come questa volta mi sono avvicinato al momento delle elezioni con così tanti dubbi e così poche idee sui valori in campo. Che comunque sono mediamente molto bassi…

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“Yes we can! (lose, again)”

Proprio non ci riesco. Ho anche abbastanza parecchio da fare, al lavoro.

E se non avessi da fare, avrei comunque il Corriere di stamattina, City con una interessante analisi delle operazioni che hanno portato agli arresti dei clan Inzerillo e Gambino, nonchè L’Europeo, comprato col Corriere (vi consiglio di non perderlo). E al limite ho anche le ultime 20 o 30 pagine della meraviglia di libro che sto leggendo.

Ma non riesco a fare a meno – mai, non ci riesco mai! – di leggere il lungo post di Suzukimaruti.